Sono lieto di comunicarvi che la compagnia Klimax da me fondata, per la quale ho sacrificato gli ultimi dieci anni della mia vita, scritto dodici sceneggiature inedite, rinunciato a lavori per altre produzioni teatrali, scritturato più di cento artisti e rappresentato spettacoli in oltre cento teatri sparsi sul territorio nazionale raggiungendo migliaia di spettatori, è stata riconosciuta dal Ministero della cultura e sarà cofinanziata dal Fus (Fondo unico per lo spettacolo).
Eduardo diceva che una compagnia che non contiene al suo interno un ramo dedicato alla sperimentazione, innovazione, alla nuova drammaturgia che racconti i nostri giorni è una compagnia morta.
Ebbene quando iniziai questa avventura seguii le sue parole alla lettera ed oggi ricevere questo riconoscimento come: Compagnia professionale di produzione e di innovazione nell’ambito della sperimentazione teatrale mi colma di gioia ed immensa gratitudine.
Ho sempre creduto che oggi come dieci anni fa il Teatro necessiti di nuove forme, linguaggi e di esser specchio della propria società affinché possa non solo riportare in platea tantissime persone che non fanno più rientrare nel loro quotidiano la fruizione teatrale ma anche per lasciare ai posteri una testimonianza attraverso testi che raccontino i nostri tempi.
Quando aprii lo feci perché ero stanco di vedere pubblici imborghesiti e uomini che accompagnavano donne in pelliccia con tanto di permanente. E i giovani?
Mi aggredirono sia per l’ardire di voler fondare una compagnia e sia perché il mio modo di rappresentare era lontanissimo dalla teatro classico, ahimè responsabile della disaffezione teatrale soprattutto da parte delle nuove generazioni.
Oggi invece posso dire, dopo tante sfide e obiettivi: Credete nei vostri sogni e ricordatevi che più fallite, più cadete nel vostro percorso, più sarete vicini al successo.
Ringrazio tutti quelli che hanno contribuito in questo cammino alla realizzazione di un sogno che oggi si è materializzato: gli artisti, i tecnici, i teatri che all’inizio vennero da me stalkerizzati, i collaboratori, grafici, scenografi, costumisti, videomakers, promotori, uffici stampa, web designer, social media manager e a tutte quelle persone che in questo momento sto dimenticando.
Ringrazio anche quelli che mi hanno chiuso le porte in faccia, quelli che hanno snobbato la causa, quelli che appartengono a certe lobby, quelli che hanno abbandonato la barca Klimax. Senza non avrei maturato quella forza che mi ha permesso sempre di rialzarmi dopo ogni fallimento.
In particolare vorrei ringraziare Solange Corso colei che dal settimo anno di vita della compagnia ha dato attraverso la sua professionalità quel quid in più che oggi ci ha fatto raggiungere non solo questo obiettivo.
Non smettete mai di sognare. Ad Majora
Luca Varone