HOMO ECOLOGICUS, nasce dall’urgenza di rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri e duraturi. Il progetto vuole svilupparsi attraverso il TEATRO, il CINEMA ed i SOCIAL, ognuno attraverso il suo linguaggio.

La prima fase prevede la realizzazione di web video di “educazione cinica” che trattino e argomentino le soluzioni, sul come singolarmente e quotidianamente condurre una vita ecologica, per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze. Con l’obiettivo di rubare una risata e far riflettere il pubblico sulle loro azioni, sottolineando quanto è facile e sciocco non aver già agito.La seconda e terza fase si divide nella scrittura  e la messa in scena delle pièces teatrali SAVE THE QUEEN. 

Le pièces manterranno il genere e l’aspetto comico dei web video, ma spiegheranno e argomenteranno come a livello scientifico e tecnico le nostre azioni siano devastanti per il pianeta, fornendo al tempo stesso le migliori soluzioni che la scienza ci fornisce ai giorni nostri.

Il primo in lingua inglese, rivolto ai ragazzi delle scuole medie e superiori con una durata di circa un’ora mentre l’altro in lingua italiana, rivolto al pubblico adulto della durata di circa un’ora e trenta.

Come quarta e ultima fase il protagonista HOMO ECOLOGICUS si dimenerà in una sceneggiatura cinematografica. Un lungometraggio che denunci a fior di risate, la realtà dei fatti e sulle ricerche effettuate, quante più soluzioni tecniche e scientifiche, che si devono attuare e adoperare subito, prima che sia troppo tardi. Con l’obiettivo di promuovere modelli sostenibili di produzione e di consumo e formare una popolazione educata e resiliente pronta all’innovazione ed una industrializzazione equa e responsabile nei confronti dell’umanità e del pianeta Terra.

Con il fine di collaborare a proteggere e ripristinare, contrastando la desertificazione, arrestando il degrado del terreno, fermando la perdita della diversità biologica, conservando e utilizzando in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine, favorendo così un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre.